QUARTO FLEGREO (NA) : Faccio l'avvocato...senza Laurea!

Notizia del :10 febbraio 2009
Per tutti, compresi giudici di sorveglianza, di Pace, amministrativi o professionisti del Foro di Napoli e Caserta era l'«avvocato Fausto Paolo Jarbas Golia».
Eppure non possiede né titoli, né laurea: Fausto Golia, 48 anni, residente a Quarto, è stato arrestato all'ospedale Fatebenefratelli dai carabinieri di Posillipo, ai quali pure si era presentato come avvocato consegnandogli un biglietto da visita col titolo falso. Deve rispondere di esercizio abusivo della professione, false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all'autorità giudiziaria ed anche di minaccia, truffa e ricettazione. Perquisendogli la casa, i carabinieri agli ordini del maresciallo Fiorentino hanno sequestrato 250 ricette mediche in bianco provenienti dal Fatebenefratelli e numerosi certificati attestanti patologie con timbro e firma falsa di sanitari dell'ospedale; una carta di identità di un avvocato di San Gennaro Vesuviano, classe 1907 e deceduto nel 1986; numerosi atti di costituzione presso giudici di pace ed il Tribunale di Sorveglianza di Napoli.
Golia ha patrocinato cause davanti all'autorità giudiziaria penale, civile ed amministrativa, mentre il rinvenimento di ricettari medici in bianco e di copie di documenti d'identità, molti dei quali appartenenti a noti pregiudicati di Posillipo, assieme ai referti medici falsi componevano pratiche di risarcimento per falsi incidenti stradali. Ed ancora, conferimenti di deleghe, fotocopie di assegni emessi a titolo di risarcimento, lettere inviate e ricevute da notai e «colleghi» avvocati: il lavoro era talmente preciso da trarre in inganno anche stimati professionisti che lo hanno avuto per controparte.
E tra le carte sequestrate, figurano anche sentenze favorevoli. Gli investigatori stabiliranno presto quante siano le cause da invalidare e se l'arrestato godeva di appoggi consapevoli o meno presso studi regolari.
A casa di Golia sono state trovate anche lettere minatorie in stile «Banda del Torchio», composte con ritagli di giornale («Questa è la fine di tuo padre», è scritto ad esempio in una di queste) ma non è tuttora chiaro se siano effettivamente servite a scopo di minaccia né a chi fossero dirette. Ora è rinchiuso al carcere di Poggioreale. Sempre i carabinieri di Posillipo l'anno scorso arrestarono un altro falso avvocato napoletano, ma indagando su un'estorsione: non solo finto avvocato, quindi, ma quest'ultimo si era dato anche alle minacce estorsive. Quello dei finti avvocati per i militari posillipini è «un fenomeno diffuso». Il record di 250 cause patrocinate anche con successo lo detiene sempre la sedicente avvocatessa pompeiana Giuditta R., brillante oratrice che per 10 anni ha assistito clienti nel civile e penale collezionando vittorie e senza un solo titolo utile ad esercitare la professione. Oppressa da debiti, si è autodenunciata alla Procura di Torre Annunziata nel 2005 e nel frattempo ha scritto un'autobiografia: «Confessioni di un avvocato senza laurea». Nemmeno Golia era iscritto all'Ordine. Iscriversi, ritengono gli investigatori, non è semplice anche per un truffatore esperto: occorrono laurea, referenze del professionista del tirocinio e verbali delle udienze seguite. Eppure il presidente del consiglio dell'Ordine degli avvocati di Napoli, Francesco Caia, tira un respiro di sollievo apprendendo che Golia non l'ha mai nemmeno tentata, l'iscrizione. «Non escludo infatti — dice Caia — che su decine di migliaia di casi possa scapparci anche un'iscrizione sotto falsi documenti. Nel nostro distretto siamo oltre 22 mila e circa 10 mila praticanti, in futuro solo una maggiore specializzazione potrà garantire migliori controlli».

Fonte : Corriere del Mezzogiorno del 10 febbraio 2009
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