L'orrore di Quarto Flegreo (NA)
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QUARTO FLEGREO (NA) : A cosa serve il voto ?

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Messaggio  Monarchia_a_Quarto Ven 13 Mar 2009, 17:49

Notizia del 8 agosto 2008

QUARTO FLEGREO (NA)
di Rino Simeone QUARTO FLEGREO (NA). Tempesta di mezza estate nelle stanze della politica quartese. I pubblici ministeri della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Napoli, Antonello Ardituro e Raffaella Capasso, hanno fatto notificare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a centoquattro indagati nell’ambito della maxi inchiesta sul presunto voto di scambio, con preferenze elettorali che sarebbero state comprate in cambio di soldi o di favori, che si sarebbe verificato nel corso delle elezioni amministrative di maggio 2007.
Tra i centoquattro indagati vi sono anche tre consiglieri comunali: il capogruppo di Alleanza nazionale Giuseppe Di Roberto, il consigliere comunale di Forza Italia e coordinatore cittadino del Pdl Armando Chiaro ed il consigliere comunale eletto nelle fila dell’Italia di Mezzo e attualmente del Pd, Gennaro Prencipe.
I magistrati della pubblica accusa sostengono che nelle settimane precedenti il voto del 2007, soprattutto nel rione popolare della “219” di via Alcide De Gasperi, pare che ci sia stato un vero e proprio “mercato delle preferenze”, che avrebbe coinvolto elettori, galoppini, candidati e personaggi che gravitavano attorno ai vari comitati elettorali. Voti comprati a 50-60 euro ciascuno, secondo una sorta di listino prezzi. Per tutti gli indagati - per i quali vige ovviamente il principio della piena innocenza fino a sentenza passata in giudicato - l’accusa è di violazione della normativa in materia di elezioni, con l’ipotesi del reato di compravendita dei voti. Per alcuni degli indagati, poi, la posizione però è complicata dall’aggravante di aver potuto o voluto favorire gli interessi della camorra locale. Accuse pesantissime, naturalmente da provare nella eventuale fase dibattimentale che potrebbe tenersi in caso di rinvio a giudizio degli indagati, che adesso avranno facoltà di presentare memorie, indicare supplementi d’indagine o chiedere di rendere dichiarazioni spontanee per chiarire la propria posizione, mentre la Procura potrà optare per il rinvio a giudizio o per l’archiviazione. Dalle indiscrezioni che circolano, pare che la posizione nell’inchiesta del sindaco Sauro Secone (Pd) e dell’ex candidato sindaco Leonardo Apa (Forza Italia) si sia ridimensionata: entrambi figuravano tra i primi cinquanta indagati nell’inchiesta ed entrambi si avviano verso l’archiviazione. Inevitabilmente, però, è chiaro che il mondo politico cittadino sia in fibrillazione per capire gli sviluppi che potrà una inchiesta del genere. I consiglieri indagati non hanno commentato la vicenda, anche se ribadiscono la propria fiducia nell’operato della magistratura. Insomma un bel colpo di scena, in piena estate, che mette un altro importante tassello nella lunga storia dell’amministrazione quartese.

Fonte : Il Gironale di Napoli del 8 agosto 2008
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